Francesco Romano è nato a Ravanusa in provincia di Agrigento da Giuseppe e Filomena Romano. Dal 1960 vive a Milano, dove ha insegnato presso le Scuole Carcerarie “S. Vittore”.
E’ fortemente legato alla Sicilia e spesso vi ritorna per cogliere le antiche bellezze, i colori, gli odori e i sapori.
I ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza gli hanno scatenato la voglia di catturare tradizioni, folklore, riti , abitudini e modi dire per tradurli in versi che, quasi per necessità, vengono forgiati in dialetto siciliano per colmare i vuoti della lontanza, creando campi senza tempo e spazi di ritorno dell’anima. In alcune delle sue poesie come “Amanti di terra luntana”, “Mi chiamanu frustieri”, “Lu ma curredu”, “Quantu mi voli dari mi duna” e “Li santi arraccumannanu” esprime accorata amarezza per il forzato abbandono della sua terra.
E’ socio de “Il Cenacolo 2000 - Sicilia e del gruppo “I Poeti dell’Ariete” – Milano. E' presente con l'Associazione Culturale Milanocosa al Bunker Poetico di Marco Nereo Rutelli: la poesia come opera.
Fa parte de “Il Salotto della Poesia” e del “Gruxa” Artisti per la Vita.
Ha pubblicato “’Sa benadica”, raccolta di poesie siciliane a cura del Comune di Ravanusa (marzo 1997). Per questa opera il sindaco di Palermo Leoluca Orlando gli ha conferito la Medaglia Celebrativa del Comune di Palermo e Targa di Apprezzamento.
Ha ricevuto inoltre premi e segnalazioni per poesie in dialetto e in lingua italiana, tra cui:

  1. Segnalazione di Merito al Concorso Letterario Naz. di Merate - sez. poesia in lingua italiana (1998)

  2. Primo Premio Internazionale “I Siracusani”,Siracusa - sez. poesia in dialetto siciliano (1999)

  3. Terzo Premio Lett. “Don Carlo Prandi” , Centallo (Cuneo) - sez. poesia in lingua italiana (1999)

  4. Terzo premio “S.Cipriano”, Milano – sez. poesia in lingua italiana (1999)

  5. Diploma d’Onore “Premio Internazionale Poesia e Narrativa Firenze Capitale d’Europa” – sez. poesia in lingua italiana (1999)

  6. Terzo Premio Lett. Internazionale “Città di Marineo” (PA) - sez. poesia in dialetto siciliano (2000)

  7. Quinto Premio Internazionale G.Gronchi, Pontedera (PI) - sez. poesia dialettale (2000)

  8. Secondo Premio Lett. Internazionale “Maestrale S.Marco Marengo D’Oro” Sestri Levante (GE) – sez.poesia in dialetto (2002)

  9. Primo Premio Lett. Internazionale “Maestrale S. Marco Marengo D’Oro”, Sestri Levante (GE) – sez. poesia in dialetto (2002)


Diverse sue liriche sono state pubblicate in antologie;altre sono state recensite sui giornali “La Vedetta”, “Milano 19”, “I Poeti dell’Ariete News”, “Il Castello” e sulla rivista culturale “I Siracusani”.

Recentemente ha completato “LU MIEGLIU CUNTU” (Il più bel racconto) – Libera Riduzione in Versi dell’Antico Testamento - in dialetto siciliano con traduzione a fronte in lingua italiana.

 

NOTE DI PRONUNCIA


dd

consonanti retroflesse (stidda, bedda, iddu, vaddùni).
Suono prodotto dal palato toccato dalla lingua rivolta
all’indietro.


ng

velare (sangu, longa) suono prodotto dal dorso della
lingua contro il velo palatino.


sc

di sciùmi (fiume), sciatu (fiato) sono consonanti spi-
ranti o fricative palatali: suono prodotto dal dorso
della lingua verso il palato medio. L’aria incontra un
ostacolo nel passaggio forzato attraverso un canale
molto ristretto, dove si produce una frizione o un sibi-
lo. Francese: fille, soleil (l moullèe).